Venerdì, Aprile 19, 2024

 

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 Il titolo

"PIONIERE della NAUTICA"

 

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Ucina - Satec 2008

 (testo da http://www.nautica.it/service/notizie.htm?2008-05-340)

 

 UCINA - SATEC 2008: Oltre 39.000 posti barca ricavabili per il diporto da strutture esistenti, di cui quasi 13.500 ottenibili immediatamente, rappresentano il potenziale sviluppo del turismo nautico illustrato questa mattina nel convegno sul tema "Rivalutazione della costa e sviluppo dei waterfront per un turismo nautico sostenibile".
Continua domani la manifestazione Navigar m'è dolce con prove gratuite di imbarcazioni al Marina di Villa Igiea.

Oltre 39.000 posti barca ricavabili per il diporto da strutture esistenti, di cui quasi 13.500 sono ottenibili immediatamente, cioè con il semplice posizionamento di strutture snelle come i pontili galleggianti: sono questi i principali dati emersi nello studio condotto da UCINA, sulle potenzialità turistico- nautiche del territorio italiano, presentato questa mattina in apertura del convegno "Rivalutazione della costa e sviluppo dei waterfront per un turismo nautico sostenibile", nell'ambito della Convention UCINA - Satec 2008, all' Hotel Villa Igiea Hilton di Palermo,

"Tali dati testimoniano ancora una volta come la nautica da diporto possa svolgere un compito essenziale in un Paese che deve mettere al centro delle sue strategie lo sviluppo economico - ha dichiarato il Presidente di UCINA Anton Francesco Albertoni -. L'Associazione si impegnerà offrendo il proprio contributo di know how affinché si creino le migliori condizioni di intervento per l'iniziativa imprenditoriale privata e perché sia ritenuto prioritario il recupero delle infrastrutture esistenti e una Legge Incentivo che ne favorisca lo sviluppo".

La distribuzione sul territorio dei posti barca si differenzia notevolmente fra le varie Regioni: 4.500 fra Liguria, Veneto e Friuli, 9.000 fra Emilia, Toscana, Lazio, Marche e Abruzzo. 25.600 nel meridione, isole comprese, dove - sebbene gli specchi acquei sotto utilizzati siano di più - è nettamente maggiore il numero dei posti barca ottenibili in breve tempo.

La "due giorni" di dibattito promossa dall'Associazione di Confindustria della nautica italiana ha proposto quale tema principale la portualità turistica, considerata strategica per lo sviluppo del turismo nautico soprattutto nel sud dell'Italia.,

Per illustrare un esempio di riqualificazione di aree portuali dismesse verso un nuovo rapporto città-mare, è intervenuto l'architetto Llavador, vincitore del concorso per la riqualificazione del lungomare di La Spezia. Il progetto prevede la realizzazione di un terminal crocieristico -che permetterà lo sbarco di 4.000 passeggeri al giorno diretti oltre che in città, verso le Cinque Terre, Pisa e Parma - e la realizzazione di un nuovo bacino per la nautica da diporto da 300 posti barca.

Dopo il saluto del Vicesindaco di Palermo, Mario Meloni, Bruno Vespa ha aperto la tavola rotonda a cui hanno partecipato: Francesco Nerli, Presidente Assoporti, Raimondo Pollastrini, Ammiraglio, Comandante Generale Capitanerie di Porto- Guardia Costiera e Giovanni Gerbi, Avvocato Amministrativista, Mariella Antinoro, Direttore Responsabile Servizi Portualità Turistica della Regione Siciliana, e a Brunella Rallo, Dirigente Responsabile del progetto integrato portualità turistica della Regione Campania e Cosimo Caliendo, Direttore Generale dei Porti del Ministero delle Infrastrutture.

La sintetica illustrazione dei piani regionali di Campania e Sicilia - a cura Mariella Antinoro, Direttore Responsabile Servizi Portualità Turistica della Regione Siciliana, e a Brunella Rallo, Dirigente Responsabile del progetto integrato portualità turistica della Regione Campania, - ha permesso di entrare immediatamente nel vivo dell'argomento. Le due principali regioni del sud Italia si sono già dotate di un piano sviluppo della costa che prevede, per ogni singola regione, sia interventi di riqualificazione che nuove costruzioni.

Il dibattito ha affrontato quindi l'argomento del difficile quadro normativo dei rapporti Stato-Regioni in materiale portuale, grazie all'intervento dell'Avvocato Giovanni Gerbi, che ha sottolineato come la modifica del Titolo V della Costituzione abbia previsto l'attribuzione alle Regioni della competenza legislativa concorrente in materia di porti e secondo la Corte Costituzionale ciò rende inapplicabile il suddetto DPCM.

"Creare un clima di collaborazione tra le Regioni è essenziale per realizzare una rete di infrastrutture portuali capillare" ha argomentato in tal senso Cosimo Caliendo, Direttore Generale dei Porti del Ministero delle Infrastrutture. "Mi auguro - ha concluso - che tale collaborazione coordinata da un impulso centrale, faccia sì che il sistema portuale sia messo in rete".

Il Presidente di Assoporti, On. Francesco Nerli, ha sottolineato quanto sia determinante, nel quadro della portualità turistica, l'iniziativa imprenditoriale privata, nonché la sinergia delle intese pubblico - privato, delle collaborazioni tra Regioni, enti locali ed Autorità Portuali. "Le prime - ha continuato l'On. Nerli - in ragione delle loro competenze in tema di turismo, i secondi in quanto enti di Governo del territorio e le A.P. quali enti portatori di conoscenze specialistiche settoriali".

 

 

 

 

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